Nuovo assegno unico 2022: cosa prevede? quali requisiti? quali importi?

L’Assegno Unico è la misura economica a sostegno delle famiglie con figli a carico istituita con la Legge Delega 46/2021. Tale misura diventa operativa a partire dal 1° gennaio 2022 e varrà dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21esimo anno di ogni figlio fiscalmente a carico.

Con l’approvazione in Consiglio dei Ministri lo scorso 18 novembre del Decreto attuativo, dal 1 marzo 2022, partirà l‘Assegno Unico e Universale, che è diventato ufficiale, e sono diventati ufficiali anche le modalità di richiesta e gli importi, che saranno differenziati sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) e alla composizione del nucleo familiare.

Si chiama “Assegno Unico” appunto perché, a fronte di un’unica – e universale – prestazione economica erogata in base all’ISEE, andrà a rimpiazzare altre sei attuali misure erogate alle famiglie, pertanto l’assegno unico assorbirà le altre misure di sostegno alla famiglia di cui dovremo dimenticarci a partire dal 1° gennaio 2022, quali:

  • Assegni al nucleo familiare;
  • Detrazioni per figli a carico;
  • Assegno dei Comuni per nuclei con almeno 3 figli minori;
  • Premio alla nascita 800 euro;
  • Bonus Bebè;
  • Fondo prestiti ai neo genitori;

Non assorbirà invece né limiterà gli importi del Bonus asilo nido.

Quali sono i Requisiti del richiedente?

L’ISEE non costituirà un elemento discriminante tra aventi e non aventi diritto, ma solo un indicatore per modulare gli importi spettanti in base alle condizioni economiche del nucleo, pertanto non sarà il livello di ricchezza o di povertà di una famiglia a escluderla o includerla ab origine nel diritto all’Assegno ma sono altri gli elementi che determineranno la possibilità o meno di beneficiarne, ovvero il possesso da parte del richiedente di:

  • Cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o sia titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
  • Assoggettamento al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • Residenza e domicilio in Italia;
  • Residenza in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, o titolarità di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno pari a sei mesi.

Ribadiamo quindi che l’ISEE non sarà uno strumento selettivo ai fini della domanda di Assegno, cioè non taglierà fuori nessuna famiglia dal diritto all’erogazione ma sarà necessario a stabilire la quota mensile spettante in base alle fasce reddituali e alle diverse tipologie di composizione in cui si collocano i singoli nuclei. Va specificato che anche in assenza di un ISEE valido, il trattamento, se richiesto, potrà comunque essere erogato, solo che in questo caso, venendo a mancare la base di raffronto economico, verrà assegnata al nucleo l’erogazione minima prevista, ovvero quella destinata ai nuclei con ISEE al di sopra dei 40.000 euro.

Chi avrà diritto all’Assegno Unico?

l’Assegno verrà erogato:

  • per ogni figlio minorenne a carico, già a decorrere dal settimo mese di gravidanza;
  • per i figli maggiorenni, l’Assegno continuerà ad essere erogato fino all’età di 21 anni, ma a condizione che i ragazzi:
  1. frequentino un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
  2. svolgano un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
  3. siano registrati come disoccupati e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  4. svolgano il servizio civile universale.

Vi è poi il caso dei figli disabili a carico per i quali l’assegno “eluderà” le regole ordinarie sopra descritte, e quindi verrà erogato senza limiti di età.

Quali sono gli Importi dell’Assegno Unico?

A titolo di esempio questa tabella, tratta dal testo di legge, rende l’idea della stratificazione dell’assegno, sia in rapporto al valore economico dell’ISEE che in rapporto alla composizione del nucleo familiare

ISEE Per ogni figlio minore (fino a 2 figli)

Per ogni figlio a carico da 18 a 21 anni

Per ogni figlio disabile a carico dopo i 21 anni Per ogni figlio minore dopo il secondo Maggiorazione per i nuclei con entrambi i genitori lavoratori Maggiorazione per i nuclei con 4 o più figli
FASCE

IMPORTI MENSILI IN EURO

Da 0 a 15.000 175 85 85 85 30 100
Da 18.000 a 18.100 159,5 77,6 77,6 76,3 26,3 100
Da 20.000 a 20.100 149,5 72,8 72,8 70,6 23,9 100
Da 22.000 a 22.100 139,5 68 68 65,1 21,5 100
Da 24.000 a 24.100 129,5 63,2 63,2 59,5 19,1 100
Da 35.000 a 35.100 74,5 36,8 36,8 25,9 5,9 100
Da 37.000 a 37.100 64,5 32 32 23,1 3,5 100
Oltre 40.000 50 25 25 15 0 100

Come fare la domanda?

La domanda per l’assegno unico potrà essere presentata telematicamente all’INPS annualmente a partire dal mese di gennaio 2022.

E’ possibile procedere alla presentazione della domanda in via autonoma tramite il portale INPS attraverso il proprio SPID oppure affidandosi ad un intermediario abilitato o ad un patronato.

Per poter presentare la domanda si deve avere a disposizione la seguente documentazione: dati anagrafici del proprio nucleo familiare, modello ISEE, codice IBAN dove accreditare l’assegno unico.

L’assegno sarà corrisposto dall’Inps al 100% al genitore richiedente o, a richiesta anche successiva, al 50% a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale.

In caso di affidamento esclusivo, l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario e l’altro genitore dovrà validare la domanda telematica. In assenza di tale validazione, infatti, il pagamento verrà effettuato nella misura del 50% al genitore richiedente.

 

Come verrà accreditato?

L’Assegno unico verrà accreditato direttamente dall’INPS sul conto corrente del beneficiario oppure mediante bonifico domiciliato.

L’assegno è riconosciuto a decorrere dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.

Per i nuovi nati l’assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza.

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