La legge di bilancio 2023 approvato lo scorso dicembre ha introdotto importanti modifiche al regime forfettario per l’anno d’imposta 2023.
COME FUNZIONA IL REGIME FORFETTARIO 2023?
Prima di entrare nel merito delle novità rilevanti del regime è bene definire il meccanismo di funzionamento del regime a tassazione agevolata.
Nella tabella vengono riportate le differenze tra il regime ordinario e quello del forfettario, prima della riforma del 2023:
Ordinario | Forfettario 2022 | |
Limite ai ricavi conseguiti | nessuno | 65.000,00 € |
Base imponibile | Differenza Ricavi – Costi (ed eventuali detrazioni/deduzioni personali) | Ricavi X una percentuale di forfettizzazione attribuita sulla base dell’attività svolta |
Imposte | IRPEF a scaglioni
Da 0 a 15.000 23% Da 15.000 a 28.000 25% DA 28.000 A 50.000 35% Oltre i 50.000 43% |
Aliquota fissa del 15 %, o del 5% nel caso in cui sia una nuova partita iva nei primi 5 anni |
Dunque, di base il regime agevolato o forfettario è più conveniente rispetto a quello ordinario, ma questo non avviene sempre. Vediamo perché…
QUANDO IL REGIME FORFETTARIO È PIÙ CONVENIENTE DI QUELLO ORDINARIO?
La scelta del regime più conveniente deve basarsi su una serie di considerazioni di natura personale del contribuente, come ad esempio: figli a carico, ristrutturazioni edili, spese sanitarie non più detraibili nel regime agevolato forfettario. Contattaci per una valutazione del tuo profilo al numero 073576091 oppure scrivi a info@cesco.org
REGIME FORFETTARIO, COSA CAMBIA NEL 2023
Dopo questa breve panoramica sui due regimi introduciamo le novità del forfettario dal 2023, che riguardano essenzialmente:
– l’innalzamento del limite ai ricavi conseguiti (ossia fatture incassate nel 2023) pari ad € 85.000,00, con un incremento di 20.000,00 €;
– introduzione della clausola antielusiva.
Su quest’ultimo punto è bene fare chiarezza: fino al 2022 il contribuente in regime forfettario che superava il limite dei 65.000 euro godeva dell’aliquota forfettaria agevolata al 15%, per poi fuoriuscirne dal limite dall’anno successivo e sdoganando, difatti, il reddito prodotto nell’anno d’imposta considerato. A partire dal 2023 i contribuenti con ricavi superiori a 100.000 euro usciranno dal regime forfettario nell’anno stesso in cui sono stati conseguiti, e non dall’anno successivo, con un limite cuscinetto tra gli 85.000 e i 100.000.
La tabella riporta le sostanziali differenze con il regime 2022 e quello attuale.
REGIME FORFETTARIO 2022
Ricavi conseguiti da 0 a 65.000 € | Il contribuente rimane nel regime forfettario |
Ricavi superiori a 65.000 € | Il contribuente esce dal regime nel 2023 |
REGIME FORFETTARIO 2023
Ricavi da 0 a 85.000 € | Il contribuente rimane nel regime forfettario |
Ricavi da 85.000 a 100.000 € | Il contribuente esce dal regime forfettario nel 2024 |
Ricavi maggiori di 100.000 € | Il contribuente esce dal regime nel 2023 |