Legge di Bilancio 2023: tutte le agevolazioni contributive per il nuovo anno

 

La Legge di Bilancio 2023 è intervenuta nuovamente in materia di agevolazioni per le assunzioni con una nuova misura per i percettori di reddito di cittadinanza. Inoltre, la nuova legge di bilancio prevede la revisione migliorativa di due misure già presenti nel nostro ordinamento rivolte ai giovani e alle donne.

Tutti gli interventi sono accumunati dall’essere finalizzati alle assunzioni o trasformazioni da tempo determinato a indeterminato, avvenute nel periodo compreso tra il 01.01.2023 e il 31.12.2023 e dalla presenza di un tetto massimo annuale di esonero pari a 8.000 euro.

Ecco tutte le nuove agevolazioni per il 2023 esaminandone i tratti salienti e le relative peculiarità.

Le agevolazioni per gli under 36 della Legge di Bilancio 2023

È riconosciuto l’esonero totale dei contributi – con esclusione del premio INAIL e dei cosiddetti “contributi minori” – per le assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni da tempo determinato in contratto a tempo indeterminato rivolte a dipendenti che non abbiano compiuto 36 anni e non siano mai stati occupati a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro nel corso dell’intera vita lavorativa.

Il beneficio ha una durata di 36 mesi, esteso transitoriamente a 48 mesi per le assunzioni in una sede o azienda presente nel Sud Italia, ossia nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

La misura è rivolta a imprenditori e non imprenditori con la sola l’esclusione dei datori di lavoro domestici.

Le agevolazioni per le donne svantaggiate della Legge di Bilancio 2023

Lo sgravio per le donne svantaggiate era già previsto dalla Legge Fornero (art. 4, c. da 9° 11 L. 92) ma l’elenco delle aventi diritto è stato ampliato con la Legge di Bilancio 2023, prevedendo l’esonero contributivo del 100% dei contributi a carico del datore entro il limite degli 8.000 euro annui.

La durata dello sgravio sarà pari a 12 mesi per le assunzioni a tempo determinato e 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni da tempo determinato a indeterminato.

La norma contempla 4 tipologie di lavoratrici agevolabili:

  • donne che abbiano compiuto il cinquantesimo anno d’età e maturato una disoccupazione di almeno 12 mesi;
  • donne di qualsiasi età residenti nelle regioni destinatarie dei fondi strutturali dell’Unione Europea, disoccupate da almeno 6 mesi;
  • donne di qualsiasi età e con anzianità di disoccupazione di 6 mesi occupate in settori ad alta disparità di genere, ovvero con tasso di disparità superiore al 25% individuati con D.M. Ministero del Lavoro n. 327/2022 Allegato A e B a cui si rimanda per un’elencazione puntuale;
  • donne di qualsiasi età non occupate da oltre 24 mesi.

In base al contenuto della norma di proroga non è ancora del tutto chiaro se le assunzioni per il 2023 debbano soddisfare il requisito dell’incremento occupazionale netto calcolato mediante ULA (Unità di Lavoro Annuo), ovvero un aumento netto del numero di dipendenti nell’unità produttiva rispetto alla media relativa ad un periodo di riferimento.

Le agevolazioni per i beneficiari di reddito di cittadinanza della Legge di Bilancio 2023

Per l’assunzione dei percettori di reddito di cittadinanza, per il solo anno 2023, è possibile beneficiare dell’esonero totale dei contributi carico datore per un limite massimo di 12 mesi.

Il beneficio è alternativo a quello già previsto dall’art. 8, D.L. 4/2019 ed è in ogni caso assai più generoso.

La fruizione dei succitati benefici è subordinata al rispetto di una serie di condizioni che sono di carattere generale e che possono così riassumersi:

  1. a) il datore di lavoro deve disporre di DURC regolare;
  2. b) il datore di lavoro non deve aver violato norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e deve rispettare gli altri obblighi di legge;
  3. c) il datore di lavoro è tenuto ad applicare gli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché quelli territoriali o aziendali, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

A oggi non sono ancora fruibili le agevolazioni contributive previste dalla legge di Bilancio 2023 poiché sono tutte subordinate e vincolate all’autorizzazione Ue come previsto dall’art. 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. Quindi si attende che l’INPS emani la specifica circolare applicativa.

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