Cosa sono gli indicatori ISA e a cosa servono
Gli indicatori ISA o Indici Sintetici di Affidabilità permettono di stabilire la situazione fiscale delle aziende e dei lavoratori autonomi: ecco come funzionano, quali sono i vantaggi e come preparare la pratica
ISA è l’acronimo di Indici Sintetici di Affidabilità, ovvero indicatori statistici nati per determinare l’affidabilità di un’azienda o un professionista autonomo. Sono elementi utili sotto diversi punti di vista: per esempio, per chi vuole aprire una Partita Iva o un’attività commerciale, ma soprattutto per tutti i lavoratori indipendenti che in questo periodo dell’anno sono impegnati con la dichiarazione dei redditi. Vediamo nel dettaglio cosa sono e a cosa servono.
Cosa sono gli Indicatori ISA e perché sono utili
Chi lavora con la Partita Iva o vuole aprirne una, si troverà prima o poi ad aver a che fare con i famosi Indicatori ISA. Sono degli indici attivi dall’anno di imposta 2018 realizzati dall’Agenzia delle Entrate, in seguito al Decreto Legislativo 50/2017.
Sostituiscono i vecchi “Studi di Settore” caratterizzati da una distinzione tra contribuenti congrui e non congrui, che fornivano un giudizio aleatorio e spesso inaffidabile.
I nuovi ISA permettono invece alle aziende e ai lavoratori autonomi di auto-valutare il proprio livello di affidabilità rispetto agli obblighi fiscali. L’analisi di dati e informazioni viene eseguita su più periodi d’imposta e si basa su informazioni di diverso tipo.
Indicatori ISA: professionisti coinvolti ed esclusi
Gli Indici Sintetici di Affidabilità non riguardano tutti i lavoratori autonomi, ma solo quelli di particolari macro-settori:
- Agricoltura
- Commercio
- Manifattura
- Professionisti
- Servizi
Per ogni settore, si deve fare riferimento a specifiche attività: ognuna ha il suo codice e il suo indicatore.
Ci sono poi delle categorie di aziende escluse dall’applicazione degli ISA. Tra questi troviamo gli imprenditori che si trovano nel primo periodo di imposta. Sono escluse le Partite IVA con regime forfettario o altri regimi fiscali agevolati.
Tra gli esclusi spiccano coop, consorzi che lavorano solo con aziende appartenenti alla stessa società, gruppi di volontariato, i tassisti o i piloti di porto. L’elenco è lungo e articolato, per capire se si è coinvolti nella procedura è bene affidarsi a un consulente esperto.
Come funzionano gli indicatori ISA e quali sono i benefici fiscali
Gli ISA esprimono quindi il livello di affidabilità fiscale di un’azienda e sono espressi in voti. Per elaborare gli ISA si tiene conto di tanti indicatori, che si possono dividere in due maxi-categorie:
- Indicatori elementari di affidabilità
- Indicatori elementari di anomalia
La media è espressa con un punteggio che va da 1 a 10. Chi raggiunge un voto alto può avere anche dei vantaggi fiscali. In particolare, hanno dei benefici coloro che raggiungono una votazione da 8 a 10.
Nella seguente tabella è riportato uno schema che sintetizza i livelli di affidabilità fiscale richiesti per il p.i. 2020, per accedere ai benefici previsti dall’art. 9-bis del decreto.
Beneficio | Criterio di accesso basato su un punteggio ISA per il periodo d’imposta 2020 | Criterio di accesso “aggiuntivo” basato su un punteggio ISA per i periodi d’imposta 2019 e2020 |
Esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti Iva, IIdd e Irap | 8 | 8,5 |
Esonero dall’apposizione del visto di conformità ovvero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi Iva | 8 | 8,5 |
Esclusione degli accertamenti analitico presuntivi | 8,5 | 9 |
Anticipazione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento | 8 | ———— |
Esclusione dell’applicazione della disciplina delle Società non operative | 9 | 9 |
Esclusione della determinazione sintetica del reddito complessivo (il reddito complessivo accertabile non deve eccedere di due terzi il reddito dichiarato) | 9 | 9 |
Per conoscere il proprio punteggio e i vantaggi fiscali, è fondamentale affidarsi a un esperto consulente.
Cos’è il Modello ISA e come si compila
Per comunicare i propri Indici Sintetici di Affidabilità all’Agenzia delle Entrate bisogna presentare un Modello, da inviare insieme alla Dichiarazione dei Redditi, dove bisogna anche barrare la casella ISA.
La compilazione del Modello ISA è delicata, eventuali errori possono far scattare in sanzioni. Inoltre, chi si sottrae alla corretta compilazione o applica un’errata causa di esclusione, viene sottoposto ad attenti controlli sul reddito e sull’adempimento degli obblighi da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Insomma, è una pratica che richiede impegno e competenze specifiche, ecco perché molti lavoratori autonomi decidono di affidarsi a un intermediario esperto in materia. Ma attenzione, occorre una delega per procedere, in particolare per consultare il cassetto fiscale del lavoratore e prelevare tutte le informazioni per presentare i suoi Indicatori ISA. La pratica, una volta ultimata, viene inviata direttamente dal consulente all’Agenzia delle Entrate, tramite Entratel.