Esiste un modo per salvare la liquidità degli italiani? Sì, affidarsi ad un consulente finanziario.

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Esiste un modo per salvare la liquidità degli italiani?
Sì, affidarsi ad un consulente finanziario.

L’ultimo Rapporto Consob sulla ricchezza delle famiglie italiane ha sottolineato con forza quanto sia aumentata la vulnerabilità delle famiglie per effetto della crisi innescata dalla pandemia di Covid-19. Circa il 30% degli intervistati dichiara di non essere in grado di fronteggiare una spesa inattesa di 1.000 euro e poco più del 30% afferma di aver subito una riduzione (temporanea o permanente) del proprio reddito nell’ultimo anno. Il 47% circa degli intervistati riferisce di aver contratto un debito, prevalentemente con istituzioni finanziarie. Il 35% del campione ha ridotto le proprie spese e più del 10% ha intaccato i propri risparmi.

Eppure, leggendo i dati dell’industria italiana del risparmio gestito, sia in termini assoluti sia in relazione al 2019, tutto si potrebbe dire del 2020 tranne che ci sia stato un anno di crisi. Nel 2020, infatti, il sistema del risparmio gestito italiano nel suo complesso è passato da un patrimonio record di 2.280 miliardi a oltre 2.393 miliardi di euro. Sempre più persone ed Aziende hanno trovato nei consulenti finanziari un sostegno e una guida per creare, efficientare e tutelare i propri risparmi.

Come è cambiato l’investitore italiano?
Cresce la fiducia nel consulente finanziario, ma rimane scarsa l’educazione finanziaria.

Cresce il risparmio gestito e cresce anche la domanda netta di consulenza finanziaria, con un +14% circa rispetto al 2019 (Rapporto Consob sulla ricchezza delle famiglie italiane – dicembre 2020), che riduce quindi i principali deterrenti alla consulenza stessa: la sfiducia e la mancata percezione del valore aggiunto di questo servizio. Gli investitori che si affidavano a gestori e consulenti finanziari prima di una scelta di investimento nel 2019 erano il 30% e sono diventati il 41% nel 2020. A decidere in totale autonomia come investire i propri risparmi era il 40% degli investitori nel 2019, mentre quest’anno la percentuale è scesa al 29%. Da un altro rapporto Consob (La relazione consulente-cliente  Dicembre 2020), inoltre, è emerso che nell’identificare i tratti distintivi della consulenza, gli investitori citano più frequentemente la nozione di “serenità” (85% dei casi). Fanalino di coda, invece, sono compiti fondamentali di un consulente quali il “controllo dei rischi dell’investimento” e, soprattutto, “controllo dei costi dell’investimento”.

In generale, Consob ha confermato che anche quest’anno l’educazione finanziaria degli italiani resta limitata sebbene in lieve miglioramento. La quota di intervistati che risponde correttamente alle domande sulle conoscenze finanziarie di base oscilla dal 38% (concetto di diversificazione) al 60% (rapporto rischio-rendimento). Per fortuna l’aspetto su cui gli intervistati vorrebbero ricevere maggiori informazioni riguarda il “come investire i propri risparmi” e in questo dimostrano fiducia negli intermediari finanziari più che in chiunque altro.

Abbondanza di liquidità: il ruolo della consulenza

A ottobre 2020 in Italia il debito pubblico è arrivato a quota 2.587 miliardi e la liquidità a oltre 1.700 miliardi. Al di là delle azioni con cui lo Stato cerca, da un lato, di fare cassa e, dall’altro, di stimolare i consumi e un utilizzo più efficiente della ricchezza, la liquidità è sempre più un asset da valorizzare e sfruttare. Oltre al costo-opportunità di investire, bisogna tenere presenti i tassi negativi, i potenziali rischi (specialmente per importi rilevanti) e i costi (anche fiscali) cui vanno soggetti i patrimoni parcheggiati nei conti correnti. Non a caso – ci dice sempre Consob – chi investe i propri risparmi con la guida di un consulente tende a lasciare in liquidità una quota meno importante del proprio patrimonio. 

Questa evidenza, insieme al buon grado di soddisfazione riscosso dalla consulenza tra chi l’ha effettivamente ricevuta dovrebbe indicare a tutti i risparmiatori la strada più virtuosa nella gestione del proprio patrimonio e, all’industria italiana del risparmio la necessità di attivare alcune leve importanti per continuare a migliorarsi. La crisi innescata dalla pandemia contribuisce ad acuire le sfide legate ad alcuni cambiamenti strutturali delle economie avanzate come l’invecchiamento della popolazione e la digitalizzazione. In generale, l’impatto delle varie restrizioni pandemiche sulla clientela dei servizi finanziari è stato molto chiaro: il digitale ha visto un’importante accelerazione su tutti i fronti e gli effetti saranno duraturi.

Il rapporto Consob ricorda che uno dei motivi principali per cui i risparmiatori non si rivolgono a un consulente è che hanno a disposizione piccoli capitali, mentre a motivarli alla consulenza sarebbe proprio la possibilità di avere a disposizione un consulente in carne e ossa. Inoltre è importante tenere in considerazione che quando si parla di risparmi ed investimenti, non è necessario partire da un capitale sostanzioso, ma con gli strumenti giusti è possibile accrescere il proprio capitale investito nel tempo con piccoli importi negli anni.

Fissare un appuntamento con il consulente, raddoppia le probabilità che un cliente inizi effettivamente a investire e pensare quindi al proprio futuro in maniera più sicura e serena per far fronte a tutte le future evenienze. Dare continuità nel tempo a questa relazione, inoltre, rende il cliente più fedele ai suoi obiettivi di investimento.

In sintesi, la buona consulenza finanziaria è quella che si prefigge l’obiettivo di dare costantemente quelle risposte di vicinanza, accessibilità, monitoraggio in tempo reale dei risultati e immediatezza, che ogni cliente cerca ed apprezza sempre di più. Fondamentale è, in quest’ottica, incoraggiare e facilitare l’accesso alle informazioni sui propri investimenti e soprattutto fornire quei concetti di educazione finanziaria che sono necessari alla stragrande maggioranza dei risparmiatori.

Dott. Alex Maranesi
Consulente Assicurativo Finanziario
Tel. +39 320 4622285
Email alex.maranesi@vitanuova.eu
Web: www.alexmaranesi.it

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